Qualche domanda su come cambia la città – Luca Lendaro e Lia Toller, portavoce di Tutta Nostra la Città, intervengono sul progetto di riqualificazione dell’area ex Ifip e sulla relativa variante al PUA approvata ieri dalla giunta Giordani. “A leggere quanto si trova oggi sui giornali ci sorgono diverse domande, che vorremmo rivolgere all’amministrazione e alla cittadinanza. Perché, più che di ‘riqualificazione’, a noi pare si tratti di speculazione e gentrificazione.

“Partiamo dal tema del diritto allo studio” esordisce Lendaro. “Nel giro di qualche mese, questo che dovrebbe sorgere nell’area ex Ifip è il quarto maxi studentato ideato e gestito da un fondo d’investimento straniero. È così che l’Università, l’ESU e la città di Padova vogliono affrontare la carenza strutturale di posti letto per studenti? Con gli studentati di lusso, in cui una stanza si paga 400-500 euro, cioè con la speculazione privata su un diritto fondamentale?”

Lia Toller prende parola sul tema del consumo di suolo e del verde. “Passare dal 100% al 65% di cemento in un’area vasta come l’ex Ifip sarebbe una grande vittoria per la collettività? Addirittura da questa gentile concessione del privato si potrebbe ricavare un “parco pubblico”: ma di che tipo di parco si tratta? Si pensa forse di affrontare i problemi di impermeabilizzazione e di carenza di spazi verdi con un quadrato di erba, mentre in quella zona e altre zone sarebbe importante preservare al massimo il terreno vergine? E com’è possibile che nei rendering gli edifici sembrano essere soltanto due, mentre nel progetto è scritto nero su bianco che saranno quattro?”

Infine, i due portavoce di Tutta Nostra la Città mettono a tema il risvolto sociale del progetto. “Tralasciando la questione di come si possano conciliare le esigenze, i tempi e gli stili di vita di studenti ed anziani, ci domandiamo che ne sarà della fruibilità dell’area verde: sarà accessibile a chiunque in ogni ora del giorno o della notte, o sarà invece recintato e costantemente presidiato da vigilanti per mantenere la quiete notturna e tenere lontane tutte le persone ‘indesiderate’? La gentrificazione crea una città di e per pochi, a cui la maggioranza delle persone non ha accesso. Noi vogliamo una città diversa in cui il diritto allo studio, all’abitare e alla vita sociale sono garantiti per tutte e tutti”.