Le dichiarazioni del candidato sindaco Luca Lendaro sulla progettazione del nuovo ospedale: «l’opera che segnerà il futuro della sanità padovana e veneta per i prossimi decenni dev’essere portata avanti all’insegna della trasparenza e il coinvolgimento dei cittadini nella gestione delle risorse pubbliche».

O è sbagliata la stima contenuta nel bando o la cordata di società che ha vinto pensa di poter risparmiare sulla qualità della progettazione. In tutti e due i casi un pessimo segnale per l’avvio dell’opera più importante che segnerà il futuro della sanità padovana e veneta per i prossimi decenni.

Su questo Giordani e il Comune non possono fare come Ponzio Pilato: che fine ha fatto il Comitato multidisciplinare, previsto dall’articolo 5 dell’Accordo di programma per la realizzazione del nuovo polo della salute e dove dovrebbe essere presente un rappresentante del Comune di Padova? Il Comitato multidisciplinare è un organo fondamentale che dovrebbe condividere e definire, sotto il profilo tecnico sanitario, un documento programmatico di indirizzo strategico per la realizzazione del “Nuovo Polo della Salute – Ospedale Policlinico di Padova”. Il comune ad oggi non l’ha ancora fatto ma deve chiedere subito l’istituzione del “Collegio di vigilanza” (previsto dall’art. 12) su tutta la procedura.

Per un’opera così importante inoltre occorre sottoscrivere un Patto di Integrità: un contratto legale che definisce un processo atto a favorire la piena trasparenza della procedura d’appalto e il coinvolgimento dei cittadini nella gestione delle risorse pubbliche. Il Patto di Integrità viene sottoscritto dalla stazione appaltante, dagli operatori economici che partecipano alla gara e da un organismo di controllo indipendente. Tale organismo indipendente è un’organizzazione della società civile che ha il compito di coinvolgere cittadini e portatori di interesse locali nel controllare che le parti coinvolte rispettino gli impegni, monitorando le varie fasi della procedura d’appalto. Questo sistema di monitoraggio, oltre a prevenire forme di corruzione, garantisce il rispetto delle tempistiche e delle procedure definite, evitando sprechi di risorse pubbliche dovuti a maggiori tempi e costi di realizzazione delle opere. Inoltre contribuisce a creare un meccanismo di fiducia e di coesione tra le parti in causa nella gestione di un appalto pubblico.