La Città di Tutte e Tutti

Vogliamo un Comune che abbia il controllo sull’erogazione dei servizi pubblici e una città in cui la ricchezza non si misuri in denaro, ma in tempo libero, sapere, cultura.

La Città di Tutte e Tutti - Tutta Nostra la Città - Elezioni Comune di Padova

L’era delle privatizzazioni ha influito fortemente sulla città di Padova: a partire dalle grandi scelte su mobilità e rifiuti fino alla quotidianità dei servizi sociali e culturali, il peso dei privati è cresciuto nel corso degli anni. Attraverso il sistema degli appalti, spesso al ribasso, il Comune abdica alla propria necessaria funzione di garanzia, non solo rispetto alla qualità dei servizi, ma anche alla tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Inoltre, e più in generale, l’esternalizzazione comporta una perdita di controllo democratico sulle scelte strategiche per il futuro della città.

La vicenda dell’inceneritore e quella dell’acqua pubblica sono emblematiche di queste dinamiche. Una gestione pubblica, democratica e trasparente dei servizi fondamentali costituisce la base di un’amministrazione che realmente si prende cura dei suoi cittadini e delle sue cittadine, favorendone il coinvolgimento attivo.

Padova ha anche una grande Università essenzialmente estranea al tessuto cittadino: la ricchezza rappresentata dalla produzione culturale e dalla presenza di giovani studenti e studentesse deve diventare patrimonio della città. Non ci bastano grandi eventi e rassegne, grandi premi e grandi opere, vogliamo rilanciare il valore sociale di tutta questa ricchezza.

Le nostre proposte:
 

  1. Riportare “in house” la gestione di tutti i servizi pubblici locali, al fine di ridurre il costo delle bollette e di garantire migliori servizi. L’erogazione di acqua e gas, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e pure il trasporto pubblico locale: questi servizi fondamentali devono essere sotto il controllo diretto del Comune, attraverso modelli di gestione senza alcuno scopo di lucro e capaci di coinvolgere la cittadinanza/utenza nel loro controllo e governo.
  2.  

  3. Riduzione drastica del ricorso agli appalti e alle consulenze esterne valorizzando le professionalità interne all’amministrazione. Applicazione di un regolamento degli appalti del Comune che obblighi al rispetto dei CCNL appropriati e delle condizioni di lavoro, di sicurezza e di retribuzione, stabilendo un salario minimo comunale. Massima trasparenza su contratti d’appalto e su numero e retribuzione di lavoratori/trici impiegati.
  4.  

  5. Riformare il settore cultura come servizio pubblico a tutti gli effetti, ridisegnando la fruibilità degli spazi esistenti, per esempio il Centro culturale Altinate, anche attraverso l’assunzione diretta di personale qualificato.
  6.  

  7. Favorire un movimento di appropriazione civica del patrimonio museale padovano. Superare il modello di turismo “mordi e fuggi” incentrato su pochi poli come la Cappella degli Scrovegni. Promuovere un sistema che coordini l’intera offerta museale di Padova così da investire sul turismo di prossimità, a partire dall’istituzione di un biglietto unico annuale per residenti e studenti/studentesse universitari/e.
  8.  

  9. Costruzione e sviluppo di un nuovo rapporto con l’università per rispondere ai bisogni non solo di studentesse e studenti, ma di tutta la città. Ѐ necessario un serio confronto sulle politiche immobiliari dell’Ateneo e le loro ricadute cittadine, in particolare rispetto alle conseguenze sul diritto alla casa di tutta la popolazione.
  10.  

  11. Maggiore messa a disposizione degli spazi comunali per le iniziative di cittadine e cittadini facendo crescere la consapevolezza dei luoghi come beni di cui “ci si prende la responsabilità”.

PRIMO ATTO: 

  • Piena applicazione della delibera comunale sull’acqua pubblica.

PRIME DELIBERE: 

  • “Cambiamo (H)era”: pianificazione e valutazione dell’immediata fattibilità nella rescissione del contratto di servizio per la raccolta dei rifiuti con AcegasApsAmga (gruppo HERA), superando il conflitto di interessi con lo smaltimento e l’incenerimento dei rifiuti (Hestambiente, sempre gruppo HERA), così da scoraggiare il ricorso al termovalorizzatore.
  • Istituzione del biglietto unico annuale per l’accesso ai musei di Padova.