Newsletter 1
Introduzione
LA NOTIZIA
L’ultimo rapporto di AGENAS, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, certifica la “fuga” fuori dal Veneto di 1.192 donne con il tumore alla mammella, di altre 311 con il tumore all’utero e 129 con il tumore ovaio. Dunque, tra il 2017 e il 2021 sono state 1.632 le pazienti che non hanno scelto gli ospedali veneti, preferendo quelli di altre regioni. È l’unico indice negativo della sanità regionale, alle prese con circa 80 mila pazienti oncologici.
Un semplice dato statistico? Di certo, il sintomo anomalo rispetto all’«attrattività» del Veneto per gli altri 18 tipi di tumore contabilizzati in una tabella. È comunque il segnale ufficiale che qualcosa non torna nell’«eccellente» sistema sanitario veneto.
Dal punto di vista delle donne, come sempre, il messaggio arriva inequivocabile.
L’INCHIESTA
La Tecnoedil srl, la ditta di Capriolo (BS) a cui la Esteel srl ha subaffidato lavori per un totale di 330mila euro nella costruzione della nuova curva sud dello stadio Euganeo, fino al febbraio 2022 figurava come ditta artigiana. Nel 2020 contava un solo dipendente: saliranno a 19 nel giro di un anno e mezzo, giusto per i lavori all’Euganeo.
La Tecnoedil era priva della certificazione SOA, rilasciata da ente accreditato e obbligatoria per l’esecuzione di lavori in appalti pubblici di importo maggiore a 150mila euro. Essere senza SOA vuol dire non poter dimostrare “dettagli” quali essere a posto con la normativa antimafia, assenza di condanne relative alla condotta professionale, assenza di procedure di fallimento, regolarità contributiva, regolarità e assenza di errori gravi nel proprio curriculum d’impresa.
Il che non significa che la Tecnoedil avesse qualcuno di questi problemi – magari è la ditta più affidabile al mondo –, ma che non poteva dimostrare di non averli. Una cosa da poco, insomma… In queste condizioni, davvero i lavori sarebbero dovuti andare avanti a tutti i costi? È questo “il dovere di un sindaco”?